Domenica 5/6/2006
Un operatore di pace e messaggero di bene ha lasciato questa nostra dimensione nella pienezza della sua missione.
Solo due settimane fa ho avuto la fortuna, o meglio la grazia, di incontrare Don Santoro in occasione di una veglia per la pace ed il dialogo interreligioso, tenutasi nella cappella universitaria de La Sapienza di Roma.
La sua è stata la testimonianza di una persona che ha ben chiaro cosa significhi essere cristiano secondo il messaggio evangelico. Ci ha raccontato delle sue esperienze con i fedeli di altro credo e di quanto bisogna lavorare per aprire il dialogo.
In occasione di tale incontro è stato preparato un breve
video che richiama la luce proveniente dalla grotta della Natività in Betlemme, sullo sfondo di immagini che evocano le multiformi differenze presenti nel nostro mondo.
Una luce a rappresentare l'unica via che porta alla vera pace. Una luce della quale Don Santoro è stato strenue portatore.
Le foto sono di Elisabetta Mazzarino.Noi siamo quelli della croce non siamo quelli della spada. A noi il Signore Gesù ha detto: “Metti la spada nel fodero”, “amate i vostri nemici”, "fatevi carico del peccato degli altri”, “benedite quelli che vi maledicono”, “fate del bene a chi vi fa del male”. E tutto questo passa attraverso la croce. Se vuoi tenere la spada in mano, mai farai l’unità. La croce è farsi agnello…
(Don Andrea Santoro, Roma, 22/01/2006)